Compagnia dell'Anello APS   

COMPAGNIA DELL' ANELLO STORY

La Compagnia dell'Anello nasce, miracolosamente, come una fenice, dalle ceneri di una Compagnia Teatrale di giovani, pre esistente in Ribolla , la CO.GI.RI. che era un acronimo per “Compagnia Giovane di Ribolla”. Dopo anni di successi in tutta la provincia di Grosseto con premi e riconoscimenti, per motivi di lavoro, trovato, dalla maggior parte degli studenti di allora che facevano parte della Compagnia...purtroppo, la Co.Gi.Ri. si dovette sciogliere dopo oltre 10 anni, con profondo dispiacere di attori e pubblico. Furono portate in scena numerose commedie in vernacolo, in lingua italiana e di livello alto di autori del calibro di Agatha Christie,Joseph Kesselring , sempre con enormi successi di pubblico e critica... Alcuni attori ci lasciarono, purtroppo, non solo per lavoro, ma per una dipartita alla quale non potevano rifiutarsi... Grazie Elvo Bracalari, GianCarlo Poggesi. Dalle ceneri della Co.Gi.Ri. e la volontà di alcuni degli attori del passato, rimasti dalla vecchia Compagnia, un giorno dell'anno 2005 in un ritrovo fra amici, fece nascere la “Compagnia dell'Anello”, nome non ripreso da il Signore degli anelli di Tolkien, ma come simbolo di un cerchio infinito senza inizio né fine... la prima commedia, tanto per ripartire fu “L'Acqua cheta” , con la voglia di divertirci prima noi e poi far divertire il pubblico. Come prima commedia, fu un successo incredibile con una quindicina di repliche in tutta la Provincia, poi seguì “I Compromessi sposi” una commedia già fatta dalla vecchia Compagnia, dopodiché, per motivi di inizi di fermenti interni alla Compagnia, qualcosa cominciò a far uscire vecchi attori ormai “pratici” ed entrare nuove leve... Seguirono altre commedie come “Inferno Purgatorio e Paradiso” , “ Accidenti a chi ti legò il bellico” “ Arsenico e vecchi merletti” “L'eredità di nonno Zeus” , in questa ultima commedia, purtroppo, una nuova disgrazia colpì la Compagnia...Licia Panerati, splendida interprete e colonna portante sia nella Co.Gi.Ri. Che nella Compagnia dell'Anello, ci ha lasciati per andare in cielo... “Il vedovo inconsolabile” è stata l'ultima commedia Da qui in poi , un fermento interno portò ad una “separazione in casa” della Compagnia, in cui si formarono due gruppi che non avevano la stessa idea di come voler far Teatro...“Il vedovo inconsolabile” è stata l'ultima commedia del gruppo ancora unito... Rientrarono attori recuperati in una metà della Compagnia e se ne aggiunsero altri e dopo commedie da separati: “ La Prova generale” “ le Scemette” “ Sarto per signora” per il gruppo dissidenti e dall'altra parte “ La Panacea di tutti i mali” e “ Un cappello pieno di bugie”...per i conservatori, “La Compagnia dell'Anello” si è scissa definitivamente con un divorzio voluto per volontà di una parte del gruppo, che ha scelto di diversificarsi totalmente dalla originaria “Compagnia dell'Anello”, chiamandosi : “La prova generale” che non avrà più nulla a che fare con la “Compagnia dell'Anello” originaria che ha scelto di fare Teatro popolare in Vernacolo, come direttiva primaria del gruppo, per una nostra volontà di volerci divertire e voler far divertire il pubblico, perchè sorridere molto fa anche bene alla salute. Dopo la scissione sono stati portati sul palco, ottenendo sempre successo, "il terno a i' lotto", "Veleno per topi" e "missione da i' Paradiso". I protagonisti che porteranno avanti questa scelta della “Compagnia dell'Anello” saranno e sono: Marzia Senesi, Cinzia Patacconi, Ignazia La Marca, Marcella Pazzaglia, Stefano Gorelli; ai quali si stanno aggiungendo altri volenterosi di Teatro Popolare in Vernacolo , la nostra tradizione Toscana. Sono rientrati in compagnia, dopo un periodo di riposo Andrea Roghi, la moglie Franca e Anna Falloni. Recentemente si sono aggiunti, Isabella Tronconi, Massimo Vegni e Marco Rosini e stanno provanod per la nuova commedia due giovanissimi di 13 anni Niccolò Romagnoli e Garau. Dopo l'abbandono della Compagnia del Niosi, la duplice regia è di Ornella Niccolaini Marzia Senesi.

Nel 2023 è stata organizzata la prima rassegna teatrale "A veglia col vernacolo" dove il vernacolo toscano, nel caso specifico il maremmano, ha fatto da padrone. Rassegna voluta per il mantenimento delle tradizioni popolari.