Leo Igwe un attivista per i diritti umani e umanista nigeriano, in un suo recente articolo ha messo alla sbarra l'idea diffusa che i diritti degli omosessuali non sono diritti umani e ha asserito che l'omosessualità è anche africana.
Leo ha dichiarato che :"Molte nazioni dell'Africa sub-sahariana si sono mosse per inasprire le leggi contro l'omosessualità. Hanno presentato il sesso gay come una cura per l'essenza africana, da qui si afferma che l'omosessualità non è di questo paese".
L'articolo apparso su Observer ha inoltre evidenziato forti preoccupazioni sottolineando che la gente utilizza per lo più la loro religione per discriminare gli omosessuali .
"Troppo spesso la religione, la cultura tradizionale sono state utilizzate per legittimare l'odio e la discriminazione contro le persone omosessuali, Dio o Allah , o altre entità, sono state strutturate per essere assunte nell'immaginario collettivo per invocate e per santificare , non per opporsi ai diritti umani delle persone LGBTI".
Igwe ha messo in discussione la legittimità e l'autenticità dei testi religiosi e dei così detti "libri sacri" . Spiegando alle persone che devono essere consapevoli che tutti questi libri religiosi , oggi disponibili nelle librerie e nei luoghi di culto, sono stati scritti da esseri umani , la cui identità e gli intenti sono rimasti tutt'oggi sconosciuti".
"Questi testi sono stati scritti da esseri umani, secoli e millenni fa, da chierici e predicatori, santoni e donne, teologi e studiosi fedeli che hanno scelto di non rivelare la loro identità, ed in seguito sono stati utilizzati con l'intento di giustificare azioni aberranti , come l'assenza dei diritti per le donne, dei bambini e delle minoranze".
Ha inoltre incoraggiato la necessità di un pensiero più critico , soprattutto in Africa, dove le persone sono per lo più tratte in inganno da molti leader religiosi con argomenti discutibili.
"Un processo di cambiamento motivato dall'umanità intera e dal pensiero critico è diventato più che mai urgente. Tale processo è imperativo di rinnovamento e di rinascita socio-culturale in tutta l'Africa.
In conclusione, Igwe ha raccontato il lavoro che ha fatto a livello umanistico in Nigeria e l'impatto che ha avuto fin ora.
Al fine di far conoscere il suo movimento umanistico ha convocato riunioni e conferenze, per mettere in evidenza i pericoli ed effetti distruttivi messi in atto da superstizioni e credenze irrazionali. Ci sono stati incontri in cui sono state discusse sfide per eliminare la discriminazione di casta verso gli Osu. Le campagne di sensibilizzazione sulle uccisioni nei rituali, la persecuzione delle streghe, l'estremismo religioso sono da bandire. Le proteste sono state organizzate per mobilitare il pubblico a fare pressione sui politici e i legislatori che si schierano contro gli omosessuali, applicando leggi omofobe, o alle politiche che violano i diritti umani e riproduttivi delle donne nel loro Paese, Molte petizioni sono state inviate ai governi locali, statali e regionali a sostegno di un cambiamento della politica e di una revisione decisa.
Leo ha aggiunto : "Questi sforzi hanno prodotto sviluppi frammentari, il sostegno alle vittime di discriminazione di casta, l'uccisione rituale, la persecuzione delle streghe ed il fanatismo religioso, attendono un cambiamento ver cheo è ancora lontano dagli esiti rivoluzionari che il pensiero critico si aspetta , per eliminare i dogma e la feda cieca, questa deve diventare la forza trainante e la definizione di una resistenza alla realizzazione di quel cambiamento sociale in tutta l'Africa".