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DICHIARAZIONE DA PARTE DI KASHA JACQUELINE NABAGESERA IN RISPOSTA AL PADRE SIMON LOKODO

DICHIARAZIONE DA PARTE DI KASHA JACQUELINE NABAGESERA IN RISPOSTA AL PADRE SIMON LOKODO

Nel corso delle ultime due settimane la comunità LGBTI in Uganda è stata sottoposta ad aggressioni non solo da parte della polizia, ma anche da parte del governo, vedendo violati i propri diritti come popolo, da un organo destinato a proteggerli.
Il 4 agosto 2016 la polizia ugandese ha fatto irruzione al Club Venom di Kabalagala dove si stava svolgendo il concorso di MR e Miss Orgoglio Gay. Le persone sono state picchiate, alle persone transgender sono stati tirati i capelli e hanno tolto loro le parrucche, sono stati violati sessualmente dagli agenti in divisa, che hanno toccato le loro parti intime, sono state scattate alcune foto contro la volontà dei presenti, minacciandoli di pubblicarle sui media, sono anche stati effettuati arresti ingiustificati ed un ragazzo è attualmente ricoverato in ospedale ed ha quasi perso la vita per essersi gettato dal quarto piano del Tirupati Mall.

Questa è solo una piccola parte di quello che è successo quella notte, che ha lasciato a queste persone un grosso trauma dovuto alle torture e alla violenza psicologica subita , per la comunità è stata una dura prova.
L'Orgoglio Gay è una festa annuale in cui noi persone (LGBTI) possiamo stare insieme e celebrare i nostri successi e dedicare del tempo ad apprezzare le nostre differenze. Durante tutto l'anno abbiamo a che fare con i disagi , linciaggi, attacchi continui , la mancanza di servizi medici adeguati, siccome molti operatori sanitari non sono ancora aperti alla gestione dei casi dei pazienti LGBTI. L'abbandono degli studi a causa delle espulsioni , la perdita del lavoro…questa lista è infinita.
Tutti questi problemi vengono solo dal nostro orientamento sessuale e identità di genere che sono diversi da quelli delle altre persone che la gente definisce normali . Così per una sola settimana abbiamo messo da parte i nostri problemi  per poter celebrare assieme il dono della vita ed il dono di essere vivi. Questa è l'essenza dell'Orgoglio Gay , essere grati che la nostra comunità ha ancora i piedi saldi nonostante gli ostacoli che la vita continua a riservarci.

Nella sua dichiarazione il Ministro dell'etica ed integrità Padre Lokodo sostiene che L'Orgoglio Gay è a scopo di promozione, l'esposizione ed il reclutamento di persone nel movimento LGBTI. Questo non potrebbe essere più lontano dalla realtà. Di volta in volta , il Ministro ha utilizzato questa teoria del reclutamento per installare la paura e l'odio nei cuori degli ugandesi e abbiamo sempre cercato di contrastare questo atteggiamento dannoso , chiedendogli di portarci delle prove di ciò che stava affermando. Ancora una volta Padre Lokodo ha tirato fuori la storia dei soldi che la comunità continuerebbe a pagare ? Dobbiamo smetterla di fare incitamento alla violenza su un popolo di innocenti, senza prove adeguate .
Il Ministro come legislatore è ancora poco informato ; egli cita le leggi draconiane di questa nazione che proibiscono atti sessuali con le persone dello stesso sesso , ma l'Orgoglio Gay non ha nulla a che fare con questo. Noi non ci incontriamo per fare delle orge , come lui vuole far credere al paese.

Si lega spesso anche il movimento LGBTI alla prostituzione e alla pedofilia. Oggi cerco di spiegare questo punto, la comunità non ha nessun chiaro collegamento col crimine , essere gay non significa essere delinquenti. Noi non sosteniamo in nessun modo gli atti sessuali che coinvolgono i minori o gli atti sessuali che non sono consentiti da adulti consenzienti.
L'idea che il movimento incoraggi questi crimini è davvero orribile e sbagliata.
Come comunità ci rifiutiamo di chiuderci in un angolo perché qualcuno minaccia i nostri diritti di riunione e di espressione; andremo avanti col nostro Gay Pride il 24 settembre. Si tratta di un raduno pacifico tra cittadini amorevoli e possiamo solo sperare di venire rispettati. Alla polizia è stato notificato di questo incontro e ci sono state concessioni e permessi per poter andare avanti con la nostra sfilata. Non abbiamo commesso dei crimini e non lasceremo che un Ministro omofobo rovini il giorno che celebra la nostra individualità, la nostra diversità ed il nostro orgoglio.
Per Dio e per il Mio Paese.
Fondatore di Orgoglio Uganda

Kasha Jacqueline Nabagesera